A Mosca, a Mosca!

Mosca è uno stato mentale. Non è una città. Non è un luogo fisico. Il malessere che mi procura stare lontana da Mosca non posso descriverlo. Una sottile sofferenza, quasi come una puntura leggera, a volte una fitta, mi colpisce ogni volta che penso a quei luoghi. Alla sensazione che avevo in quei luoghi. In quei tanti luoghi in cui sono stata. Come posso dirti, Mosca, quanto mi manchi? 



Кино - Город

Я смотрю в календарь, 
я знаю, что скоро зима.
Наша улица на глазах меняет цвета.
За решеткой желтой листвы я вижу птиц.
Моя двадцатая осень сводит меня с ума.

Я люблю этот город,

Но зима здесь слишком длинна.
Я люблю этот город,
Но зима здесь слишком темна.
Я люблю этот город,
Но так страшно здесь быть одному,
И за красивыми узорами льда
Мертва чистота окна.

Фонари за окном горят почти целый день.

В это время я не верю глазам, я верю часам.
И теперь я занят только охраной тепла.
Вот ушел еще год - сколько останется нам?

https://www.youtube.com/watch?v=ukuMVqVIT60

(traduzione in fondo)

Sto ascoltando i Kino e la voce di Viktor Tsoi mi riporta a Mosca. Per i parchi, sulle strade, nella metro. L'Arbat dentro. 







Kino - La città


Guardo il calendario e so che presto arriverà l’inverno.
Ai nostri occhi la nostra strada cambia colore.
vedo degli uccelli dietro un reticolato di foglie gialle
Il mio ventesimo autunno mi sta facendo impazzire.

Amo questa città,
ma qui l’inverno è troppo lungo.
Amo questa città, 
ma qui l’inverno è troppo scuro.
Amo questa città, 
ma è così terribile essere qui da solo,
e dietro delle belle figure di ghiaccio 
la finestra perde la sua purezza.

Le luci dietro la finestra illuminano quasi tutto il giorno.
Di questi tempi non credo ai miei occhi, credo alle ore.
Ora solo solo di dover stare al caldo,
un altro anno è passato, quanti ce ne rimangono?


Copyright: Traduzione di Michela Manetti. Tutti i diritti riservati.

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